lunedì 23 ottobre 2017

Liberty Caps #2


Nervature d’inchiostro sulle pareti bianche, disegni d’insetti tridimensionali in linee di fumo, cuscini addormentati come gatti sul divano, gli oggetti sembravano possedere una loro personalità e ne scorgevi i volti: sedie, poltrone, armadi e maniglie. Le superfici di legno e plastica si muovevano lentamente, i materiali si rimodellavano in nuove fantasie colorate, era come osservare qualcosa sotto la superficie dell’acqua mentre ondeggiava seguendo il flusso delle correnti marine. Posare i piedi nudi sulla moquette e lasciarci sopra delle impronte, come se fossero assorbiti da essa, c’erano movimenti nei limiti dello sguardo e una luce che pulsava e sfumava nei tessuti e pensieri tentacolari che si aggrappavano alla mente cercando degli appigli nei ricordi, respiri che diventavano più scuri e profondi, un senso di tristezza e i volti delle donne e il loro amore e anche il modo in cui si legavano al tuo cuore, erano semplicemente diverse, bisognava accettare quell’essenza anche se una parte di essa era già presente dentro di me, non avrei mai potuto abbandonarla, intuizioni femminee e giochi d’infanzia e anche risate e sospiri e poi lasciare quelle immagini e rimanere solamente a guardare la magia di un mondo e una realtà in continuo mutamento, essere sospesi e presenti in una nuova dimensione e ammirarla come se fosse la prima volta, parlavamo con esseri inesistenti solo per provare a noi stessi che nulla era vero, regni di immaginazione, infinite città di sogno.

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