venerdì 5 giugno 2015

dream #9

Incontro Barbara in un corridoio, ci guardiamo, uno sguardo magnetico, poi usciamo insieme dall’ufficio, lei mi parla, mi chiede perché mi comporto così, perché mi sono allontanato dagli altri, le dico che non mi piacciono le persone vigliacche e dove lavoriamo sono quasi tutte di questo tipo, mi chiede perché non parlo mai, perché me ne sto sempre in silenzio, dove sono le tue parole? Dove sono i tuoi pensieri? Li scrivo – rispondo. Ci sono quaderni e pagine pieni di parole, le mie parole, le dico che ho scritto anche di lei, alcune volte. Non ti credo – sussurra. 

Camminiamo lungo un viale, sotto a degli alberi, forse c’è un fiume che scorre da qualche parte.

Chiamo mio padre. Sono in una stanza buia. Gli dico che non posso partire con lui. Gli dico che mi hanno dato dei biglietti per un concerto. Silenzio. Lui non risponde.

Camminiamo vicini, io e Barbara, sento il suo corpo accanto al mio. Parliamo. Vedo i suoi occhi e la sua bocca. Cerco di baciarla, riesco a sfiorarle le labbra, poi lei si scosta. Allora la afferro e ci abbracciamo e mi perdo nel suo collo. Un ultimo sguardo. Prima di svanire.


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