martedì 16 giugno 2015

senza titolo

C’erano cose che non erano arrivate, quando sarebbero dovute arrivare - gli abbracci, i baci, le dita di una ragazza, i suoi capelli e il suo amore erano stati solo ombre in quegli anni in cui avrebbero dovuto risplendere, ero un ragazzo, il cuore batteva in maniera incontrollata, c’era stato un periodo, un lungo periodo di solitudine, di ore passate sul letto a contare le nuvole fuori dalla finestra, ad ascoltare la voce della sera, a immaginare tutto quello che non riuscivo ad afferrare, il dolore era sempre presente, il dolore mi ha cullato, mi ha fatto addormentare, da quel luogo oscuro sono nate stelle danzanti, così brillanti, così meravigliose - quelle stelle caddero e finirono su una pagina bianca e divennero poesie e racconti, divennero amiche, le più preziose.

Ci sono cose che sono arrivate quando non era più tempo, alcune le ho vissute, per il desiderio di scoprire, ma dopo ogni nuova esperienza esiste solo la ripetizione, ogni nuova libertà porta con sé il limite della gabbia, ho ritrovato la strada verso il mio cuore, il buio era quasi svanito, la luce che vedevo era delicata, un’alba di possibili felicità, quella luce si espandeva, ardeva, quella luce era pura e per farla ancora più brillante le ho creato una nuova oscurità intorno: il fumo, il masochismo, la pornografia, nuove forme di sofferenza, nuove sfumature di dolore, ma lei resisteva e aumentava la sua intensità e questa luce, dopo anni, ha inghiottito tutto e le ombre sono fuggite lontane, nei confini del mio corpo e lì sono rimaste, a volte sono fremiti sessuali, a volte pensieri nella mente che cercano di scavare cunicoli che non arrivano da nessuna parte, il silenzio e la quiete, in una foresta, lontano dalle persone, i lenti battiti, ho imparato a non desiderare, a non volere, ho imparato a staccarmi da tutto, l’amore può essere un respiro condiviso dell’anima, mi bastano i tuoi occhi e il loro sorriso, scivoliamo ancora un po’ in questo oceano di candida consapevolezza, nel vuoto che ci unisce non ho più paura di cadere.






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