martedì 25 luglio 2017

dream #67


Sono insieme a Bea nel salone di una stazione ferroviaria, lei decide di andare a vedere una delle attrazioni della città ma non vuole comprare il biglietti, così cerca di passare i controlli di nascosto, io la seguo, un uomo ci ferma e ci fa tornare indietro, proviamo a passare da un’altra parte e riusciamo ad arrivare davanti a un treno, le porte si stanno chiudendo e Bea entra velocemente in un vagone mentre io rimango di fuori, vedo il treno partire e allontanarsi sui binari – una visuale dall’alto, una panoramica della città, strani palazzi e un cielo grigio, cammino per una strada, poi mi fermo e scrivo qualcosa sul mio quaderno nero, quando ho finto lo poggio su delle assi di legno di un’impalcatura e riprendo a camminare – torno indietro perché ho bisogno ancora del quaderno ma quando arrivo dove l’avevo lasciato ci sono degli uomini che stanno smantellando l’impalcatura, il quaderno è per terra, ma non è il mio, è una bibbia e quando cerco di toccarla inizia a sciogliersi sull’asfalto – apro lo zaino che ho sulle spalle e dentro c’è il mio quaderno nero, provo una sensazione di sollievo, ci sono persone che ho incontrato durante la notte e di cui ho dimenticato volti e nomi, c’è una stanza dove devo tornare ma non mi ricordo dove si trovi.

Nessun commento:

Posta un commento

freewheelin' #82

  Le notti diventavano più brevi e il sonno si popolava di sogni e fra le loro storie c’eri anche tu, il tuo volto e il tuo corpo ma non i t...