martedì 18 maggio 2021

Orgiva #38

 Eppure non avremmo dovuto accettare che la stabilità di questa vita fosse dovuta al denaro ma era quello che ci avevano insegnato e non era facile dimenticarselo e cercare altre strade che ci portassero lontano da questa ingiustizia, davamo importanza a una moltitudine di cose irreali, religione, società, governi, famiglie, progetti - Clarabelle mi aveva detto una volta che la nostra razza era la unica a costruire allucinazioni collettive e a crederci, era vero, erano tutte intorno a noi, prigioni senza sbarre visibili, desideri irrealizzabili - Danze sconosciute avrebbero dovuto aspettarci al termine della notte e con esse l’arrivo di un nuovo giorno di cui non avremmo dovuto sapere assolutamente un cazzo.


Avevo passato un giorno d’estate con Elena e Annie Rose e i loro figli ed era stato bello stare con entrambe e guardarle e sentirle parlare, erano attraenti ed era piacevole la sensazione di essere in contatto con loro, di essere parte di un leggero gioco di seduzione reciproca e di sapere allo stesso tempo che nulla sarebbe mai successo anche se negli occhi di ognuno di noi risplendeva il riflesso di una possibilità.


Frammenti di un soggetto  non scritto, nessun piano per il resto dei miei giorni in questo luogo (e chissà su questa Terra), nessun legame, niente che possa costringermi a guardarmi indietro per la stupida paura di andare avanti.

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