mercoledì 26 maggio 2021

Orgiva #42

 Parlavo spesso con mia madre al telefono e forse per la prima volta nelle nostre vite avevamo trovato uno spazio in cui raccontarci tutto, senza giudizi, apertamente - Poi tornavo in questa casa e dentro al mio cuore e c’era Sara ad aspettarmi e la vedevo come se fosse la prima volta e la sentivo nei miei respiri e c’erano prismi di luce nelle mie lacrime e una dolcezza infinita negli abbracci e nei baci rubati e nelle carezze e nei risvegli la mattina e lei mi parlava e io la ascoltavo e c’erano di nuovo davanti a me tutte le ragazze e le donne che avevo amato, nei miei ricordi, nei battiti racchiusi nel petto e una notte lei stava dormendo con me e mi ha stretto così forte che ho sentito il suo cuore risuonare nel mio e non potrò mai, mai, mai abbandonare il dolore che mi porto dentro, la sua bellezza, la sua malinconia dorata, la sua voce, i suoi colori così tenui e delicati, gli echi vibranti di ogni emozione trattenuta, di ogni orgasmo che mi sono negato perché non fossero i miei coglioni a portarmi da te, ma ciò che i sorrisi travestono di nude verità e poi le labbra e gli sguardi e il silenzio della mia solitudine, i miei luoghi oscuri, le mie sconfitte, è stato un giorno meraviglioso per amarti e proprio ora che ti ho perduta tu sei presente in ogni istante che dovrò vivere senza di te.

Nessun commento:

Posta un commento

freewheelin' #82

  Le notti diventavano più brevi e il sonno si popolava di sogni e fra le loro storie c’eri anche tu, il tuo volto e il tuo corpo ma non i t...