martedì 12 aprile 2022

dream #110

Ero tornato a casa di mia madre e c’erano Matteo e Gabriele e mi era sembrato normale trovarli lì, in cucina - Sul pavimento c’erano delle scritte nere che ho provato a cancellare con una piccola spugna, acqua e sapone, ma non se ne andavano via e la casa era molto sporca e più grande di quello che mi ricordavo - Sono andato nella mia stanza e mi sono addormentato sul letto - Poi ho sentito l’arrivo di qualcuno, doveva essere notte, forse le tre e così mi sono svegliato e c’erano in casa, adesso, una decina di persone che non conoscevo, sembravano essere amici di Gabriele e Matteo e parlavano con loro - Erano tutti in salone, alcuni seduti, altri in piedi, allora sono andato da loro e ho aspettato un attimo in silenzio - Poi ho detto, Stronzi, come apertura del mio discorso, perché avevo qualcosa da dire e mi sentivo arrabbiato e così ho continuato sullo stesso tono, spiegando ai presenti che la casa non era un centro sociale e che avevano lasciato un porcaio ovunque - Poi tutti se ne erano andati via e stavo parlando con Matteo, poi ero nella stanza di mia madre, totalmente cambiata, con letti a castello e l’aspetto di un dormitorio - Poi ero in una grande sala oscura, simile a una caverna e c’erano alcuni dei miei compagni di scuola (ancora ragazzi) seduti accanto a una parete, aspettando che qualcuno li chiamasse per nome, mi sono seduto vicino a uno di loro, non mi ricordo chi, poi è arrivato qualcuno che ha cominciato ad accusarmi di non so bene cosa, non mi sentivo bene fra di loro e volevo andarmene da quel luogo - Non c’erano uscite e anche io ho atteso il mio turno e il suono del mio nome nel buio.

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