lunedì 5 ottobre 2015

senza titolo

Suoni liquidi e circolari, limpidi nella mente, violenze elettriche stridono improvvise nell’aria - una calma di arcobaleni in controluce, una bambina seduta sulla mia pancia, le gambe divaricate, il suo volto che risplende, i suoi occhi sono un’attesa e una misteriosa curiosità, i respiri si aprivano, porte azzurre ed emozioni in ascesa verso un blu profondo, il mio corpo sudato, i capelli attaccati sulla fronte, una bambina mi saltava sulla schiena, le afferravo le gambe, le mie braccia dietro le sue ginocchia, la portavo in giro, mentre sussurrava dolci parole nelle mie orecchie, parole che non capivo, parole come sospiri – ogni pensiero, ogni ricordo era un’immagine proiettata nella mente, brevi sequenze collegate ad emozioni, le facevo scorrere, le osservavo, credevo a quelle immagini, erano illusioni, erano un modo di ingannare e ingannarsi -  un frame di un sorriso, delle tue mani che cercano di abbracciarmi, di uno sguardo, del tuo corpo che si gira per allontanarsi, immagini collegate a sensazioni – il caldo vuoto di una perdita, le lacrime come via di fuga, brucerò intere sequenze, rimarrà comunque un’eco o una traccia di quanto è stato fatto e di quanto è stato detto?


Le cime degli alberi erano macchie di colore vivo e stormi di foglie, suoni circolari e visioni liquide, distanze così brevi da rimanere fermo per arrivare ovunque.

Nessun commento:

Posta un commento

freewheelin' #82

  Le notti diventavano più brevi e il sonno si popolava di sogni e fra le loro storie c’eri anche tu, il tuo volto e il tuo corpo ma non i t...