mercoledì 26 gennaio 2022

freewheelin' #58

 Ed era Stoccolma o quello che ne rimaneva nei sogni o forse quello che non era mai esistito lungo strade sulle quali non avevamo camminato e poi la ricerca di un autobus per arrivare in centro e Maria era al mio fianco, anche se non ne ricordo il volto e ancora vie, palazzi favolosi e indicazioni misteriose e un incontro con Rebecca e il contatto del suo corpo e risvegli troppo veloci e sodomizzazioni notturne e i lunghi discorsi con Paul seduti a un tavolino, le riprese che mancavano, le interviste che aspettavano di essere girate e intanto bevevamo birra ed era gentile la sua anima con il mio cuore e tutte le bugie che mi sono raccontato come se ci fosse sempre stato un altro a dover trovare il modo di soddisfare i miei bisogni e le mie ossessioni e poi mi sono alzato nel riverbero dorato del mondo e sono tornato dentro le stanze di una casa che non mi apparteneva e c’erano ad accogliermi i fantasmi di una vita che avevo rifiutato e uno di essi, seduto in cucina, mi chiedeva dove fossero finiti i miei amori e gli ho riposto che non esistevano più, che avevo perduto ogni interesse nei rapporti umani, soprattutto quelli con le donne, che era meglio lasciare ogni cosa nel luogo dove si trovava e che era giusto scomparire quando il momento per farlo fosse arrivato.

C’erano stelle brillanti nel cielo e geometrie aliene che aspettavano di essere scoperte nell’universo, giorni come ponti infiniti sulla circonferenza di una ruota ferma, nessun luogo dove andare, allora siediti, ragazzo mio, chiudi gli occhi e attendi in silenzio, tutto quello che deve ancora venire e in un sospiro poi passare e svanire. 


Nessun commento:

Posta un commento

freewheelin' #82

  Le notti diventavano più brevi e il sonno si popolava di sogni e fra le loro storie c’eri anche tu, il tuo volto e il tuo corpo ma non i t...