sabato 22 gennaio 2022

senza titolo

 E la vecchia magia sembrava essere tornata, quella di risolvere le situazioni spiacevoli in cui mi ritrovavo o di tirarmi fuori dalle gabbie soffocanti dell’esistenza, semplicemente scomparendo, svanendo, era qualcosa di misterioso questa abilità, chiudevo un cerchio con la certezza che non c’era più nulla da fare e così mi ritrovavo di nuovo sul mio cammino solitario e rimettevo nella giusta prospettiva il percorso da compiere e la distanza necessaria dagli altri, dalla loro presenza e dai loro discorsi.
Ero stato brutale, alcune volte, in passato, ero stato violento nel tagliare i contatti, nel distruggere i ponti, stavo migliorando, le separazioni ora mi venivano più semplici e non c’erano più così tante lacrime che volessi piangere o altre ferite che volessi infliggermi nell’anima, al suo interno, sulla pelle, sulla sua inquieta superficie, confini di epidermidi violate e pulsioni sessuali a cui non avrei dato più ascolto, avrei osservato il mondo, facendone parte o forse no, sarei rimasto immobile lungo il fluire degli eventi, lasciandomi trascinare da esso, avrei riso della sofferenza e sofferto della gioia e c’era silenzio, adesso, dentro di me e la consueta carezza degli abbracciati spezzati di un’altra donna amata e perduta, ero un romantico, lo ero sempre stato, questa cosa non passava con gli anni, lo sapeva bene lo scrittore, con tutte le sue poesie bruciate, la danza delle illusioni continuava solenne, mi sarei riposato per un pò all’ombra di un albero, nell’attesa di una fine che sorridendo sarebbe venuta, in questo tempo che mai abbiamo veramente capito, in questo spazio luminoso, vuoto e dolente, che mai abbiamo veramente riempito.

Nessun commento:

Posta un commento

freewheelin' #82

  Le notti diventavano più brevi e il sonno si popolava di sogni e fra le loro storie c’eri anche tu, il tuo volto e il tuo corpo ma non i t...