domenica 12 giugno 2016

dream #27

Sono in macchina con mio zio e arriviamo in una città che non conosco e in cui non sono mai stato, è sera, parcheggiamo e poi andiamo a piedi verso la casa in cui ci sarà la festa di matrimonio di un cugino di Maria, entriamo e già ci sono molte persone della sua famiglia e anche della mia, poi qualcuno ci dice che dobbiamo andare da un’altra parte e che torneremo lì alle undici - Intanto mi ricordo che devo andare a vedere un concerto che inizia alle dieci e quindi mi perderò una parte della festa, usciamo tutti insieme e andiamo verso il nuovo posto, anche lì quando entriamo ci sono già parecchie persone, ne riconosco alcune, sempre parenti di Maria, solo che lei non è presente, c’è della musica e qualcuno inizia a ballare, dicono che la cena sarà servita dopo, quando torneremo nel primo palazzo. 

Poi mi accorgo di essermi dimenticato il biglietto del concerto a casa, dico a mia madre che devo tornare indietro a prenderlo, esco e incontro mio zio, mi chiede se voglio che mi accompagni, gli dico che non c’è  ne è bisogno e che prenderò un autobus, è notte e cammino per le strade della città, i tempi sono molto dilatati e irreali, non so perché ma devo tornare alla nostra casa ad Aphex, penso che sia lontana ma la cosa non mi preoccupa, arrivo ad una fermata, ci sono delle persone che aspettano, passano degli autobus ma sono pieni, le persone sembrano infastidite da qualcosa – Non so come arrivo alla casa, che non è quella di Aphex ma un’altra, ci sono dei ragazzi e delle ragazze, mi siedo su un divano vicino ad una di loro, credo sia straniera, ci iniziamo a baciare, la sua lingua si muove con forza dentro la mia bocca, ci sdraiamo, senza preoccuparci di chi ci sta intorno, ho il cazzo duro dentro i jeans e lei dice che lo vuole vedere, lo tiro fuori e lei si alza dicendo che è troppo piccolo per i suoi gusti, allora anche io mi alzo ridendo e me ne vado – Cammino per dei sentieri di campagna, un gruppo di ragazzi sta fumando erba e ascolta musica ad alto volume, hanno vestiti colorati e  mi salutano quando mi vedono passare – Sono di nuovo alla festa di matrimonio, incontro mia madre, mi chiede se ho trovato il biglietto, non ci avevo più pensato, apro il portafoglio ed è lì, piegato, le persone intorno a me continuano a ballare, incrocio lo sguardo di uomo arabo conosciuto nei corridoi di una scuola.

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