martedì 14 giugno 2016

Bristol #1

Conosciamo una città in sogno, ancora prima di camminare per le sue strade. Ancora prima del risveglio sappiamo di esserci persi, di avere incontrato persone, di aver visitato luoghi in questo doppio onirico, un’altra città oltre lo specchio, che la luce del giorno può rendere reale o solamente un ricordo sbiadito.
Il verde intenso dei prati nelle mattine nebbiose, le forme delle chiese di pietra che appaiono sfuocate nell’aria grigia, le case basse e le vie silenziose, gli alberi spogli, i bambini che giocano sull’erba inseguendo un pallone, le bambine hanno lunghi capelli biondi e guance arrossate, piccole voci melodiose nell’attesa che qualcosa succeda. Le parole fuggono, senza nessun significato, centinaia di possibilità sconosciute, il sole è un’apparizione improvvisa, il calore delle sue dita dietro al collo, come carezze delicate di una giovane amante.
Anche se non dovessi trovare nessuna strada, queste nuove direzioni saranno una cura per guarire dall’abitudine di giornate che avevano perso il loro senso, le ore passate a non fare nulla rinchiuso dentro una stanza, tra gli sguardi e i discorsi di fantasmi e maschere.

Ci meritiamo una possibilità, la meraviglia di un sogno, conosciamo città perdute, vi camminiamo solitari, anche se nulla di tutto questo è realmente esistito, sappiamo, nel nostro cuore, che ogni cosa che è destinata a svanire porta con sé il respiro di una nuova vita.

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