lunedì 13 giugno 2016

hartoderherzlich #3



Lei si scosta di alcuni passi, da un mobiletto nero, vicino ad un muro, prende dei lacci, mi lega i coglioni, stretti e la base del cazzo, le vene in evidenza, la cappella violacea, mi accarezza le palle, dolcemente, con la punta delle unghie, mi guarda negli occhi, your body is so sexy, sussurra, poi dà uno schiaffo sull’asta del cazzo, mi eccito, ne dà un altro e un altro ancora, si allontana di nuovo, si sposta in una zona della stanza dove non posso vederla, torna con un oggetto nero in mano, do you like electricity? Yes, sorride, stringe i miei capezzoli con due morsetti neri di metallo, da cui partono dei fili che si collegano all’oggetto nero che tiene in mano, lo accende, poi gira una piccola manopola tonda verso destra, piano, do you feel it? Not yet, gira ancora un po’, lentamente, and now? Yes, I feel it, l’elettricità inizia a pizzicarmi i capezzoli, lei è davanti a me, non posso toccarla, le braccia tirate verso l’alto, la punta gonfia del mio cazzo bendato, do you want more? Yes, please, sussurro, lei aumenta l’intensità, stringo le labbra, la guardo in profondità, spingo il mio bacino contro il suo, lei si scansa e lancia una lieve risata d’argento, gira un altro po’ la manopola, i polsi iniziano a dolermi, i capezzoli sembrano bruciare, il dolore danza sulla sua linea di confine, stringo le dita a pugno e le riallargo per riattivare la circolazione, lei si avvicina, il suo volto, le nostre labbra distano pochi millimetri, controllo, sento il suo respiro, la cappella che pulsa contro il suo ventre fasciato, gira improvvisamente la manopola a sinistra, il bruciore scompare, rimane la stretta dei morsetti, li toglie, prima l’uno poi l’altro, poi avvicina la sua lingua e li lecca, un brivido mi scorre alla base delle palle, una ennesima spinta in avanti del mio bacino, lei si scosta, non posso più raggiungerla, ci osserviamo, siamo in sintonia, le connessioni fisiche e mentali sono perfette, siamo entrambi presenti, qui e ora, i corpi rispondono a questa reciproca attrazione, si allontana e si mette dietro di me, mi accarezza la schiena, con delicatezza, nuovi brividi, le prime sculacciate, la forza inaspettata delle sue mani contro le mie natiche, l’energia sessuale pulsa ormai senza controllo, lei si ferma, poi altri colpi, poi si struscia contro la mia schiena, prende un frustino, colpisce le natiche, il dolore non è intenso, si espande nelle natiche e svanisce in pochi secondi, lei continua, do you like pain? Yes, I like it so much, aumenta il ritmo dei colpi, le natiche cominciano a bruciarmi, il dolore diventa più costante, mi sposto in avanti, quando le frustate arrivano, il respiro aumenta, diventa più rapido, lei si ferma, torna davanti a me, di spalle, i suoi capelli disordinati, il loro odore, il suo culo fasciato che si muove contro il mio cazzo eretto, remember that you can’t cum without my permission, inspiro ancora il suo odore, il cuore batte più veloce, la bacio alla base del collo, leggermente, una nuova risata d’argento, i polsi formicolano, apro e chiudo lei dita, lei si gira, sorride, mi slega le palle e il cazzo, di nuovo il rumore meccanico, le mie braccia si abbassano, toglie i bracciali di cuoio dai miei polsi, inizio a massaggiarli, le piante dei piedi che toccano il pavimento, are you ok? Yes, rimaniamo a fissarci, in intensi attimi di silenzio.

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