giovedì 10 dicembre 2015

le alte torri #25


Nella stanza buia e fredda, ad una parete di pietra, era stata legata una ragazza. Era nuda, tranne che per un paio di mutandine. I suoi occhi erano semichiusi, il suo corpo ondeggiava come in uno stato di trance. Quel dondolio faceva muovere anche i suoi polsi all’interno del filo di ferro che li teneva attaccati al muro. Del sangue iniziava a colarle lungo le braccia. Musica arcana e voci rituali, degli uomini con dei mantelli neri che li ricoprivano osservavano la scena, portavano maschere di pelle dalle forme inquietanti e arcaiche, becchi di uccelli, nasi fallici, corna da capra - gli uomini erano in silenzio, nella stanza entrò una seconda donna, sempre nuda, tranne che per un paio di mutandine di pelle nera, si avvicinò ad un tavolo, accese delle candele, le posizionò accanto ai piedi della ragazza legata al muro, poi bruciò dell’incenso, poi prese degli aghi e iniziò a perforare il corpo della ragazza, lei continuava il suo dondolio senza dire nessuna parola, una croce di fiamme bruciava sul pavimento, un’altra donna vestita da suora entrò nella stanza, consegnado ostie insaguinate ai presenti, loro le misero in bocca masticandole piano, la musica continuava come in una macabra litania. La donna si buttò per terra, in ginocchio, c’erano dei vetri rotti, nessuna parola, gli uomini mascherati si avvicinarono fino alla croce di fiamme, tirarono fuori i loro cazzi duri e pisciarono sul fuoco. Fu buio e odore di urina e incenso.


Mi ritrovai davanti ad uno specchio. Una donna vestita di pelle nera con una maschera da uccello primitivo. Mi prese per mano, il suo palmo era caldo e rassicurante, sentivo la sua energia fluire dentro di me. Trovai i suoi occhi oltre quella maschera, erano neri come opali, brillarono per un attimo di una luce sconosciuta. Hai mai visto cosa si trova al di là dello specchio? Mi spogliai completamente nudo e la seguii.

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