domenica 27 dicembre 2015

le alte torri #26



Eravamo in cima ad una delle alte torri, la giornata era lucente, Papa era vicino a me, parlavamo attraverso le nostri menti, una lingua antica che mi stava insegnando, con influenze arabe, dalle sonorità meravigliose, vedemmo il quartiere e le sue strade e i palazzi brillare e Papa mi fece fumare un po’ di polvere gialla e la luce del sole divenne più violenta, tanto intensa che ho dovuto abbassare le palpebre e Papa ha continuato a parlarmi e dal fondo dei miei occhi chiusi sono iniziate ad apparire delle immagini, di torri e minareti, le loro punte che cercavano di toccare il cielo e le case bianche nel mezzogiorno e i vicoli in ombra e i giochi delle porte e delle scale e donne con veli che gli coprivano i capelli e lunghe vesti colorate, loro camminavano vicino ai muri e io vedevo tutto questo dall’alto, per poi scendere in volo, rasente alla polvere delle vie e sentivo l’odore della terra, perché era terra battuta quella su cui le donne posavano i loro piedi e i corpi ingioiellati e profumati di essenze, una volta entrato nella camera scura, la notte sarebbe stata una rivelazione a cui dovevo essere ancora preparato e aprii gli occhi e vidi altre torri intorno a me, il quartiere era cambiato, le case adesso erano bianche e basse e il cielo brillava di una luce divina, rimanemmo in silenzio, in balia del tempo e venne l’ora del tramonto e Papa iniziò a cantare, una preghiera sommessa e carica di malinconia e dalle strade risposero centinaia di voci, unendosi a quella musica, guardai Papa, i suoi occhi erano opali di fiamma.

Nessun commento:

Posta un commento

freewheelin' #82

  Le notti diventavano più brevi e il sonno si popolava di sogni e fra le loro storie c’eri anche tu, il tuo volto e il tuo corpo ma non i t...