durante la notte si aprivano le porte di un altro universo, nel quale entravo attraverso i sogni o il libero susseguirsi dei
pensieri, scivolavo piano in una dimensione interiore che non poteva esistere
quando la luce del giorno illuminava e mostrava le illusioni del mondo esterno.
in questa dimensione l’ordine segreto degli eventi,
delle cose, dello scorrere del tempo seguiva altre logiche, a volte misteriose,
ma che sentivo più simili alla mia essenza. incontravo le persone che
conoscevo, quelle che non vedevo da anni, gli amici perduti.
dicevo a lorenzo che non me lo meritavo, mentre
scappavo in lacrime lungo un corridoio, mi aveva detto che se l’era scopata e
non era stato questo ad avermi ferito ma le bugie che lei mi aveva raccontato,
diceva ellis che loro erano tutte delle streghe, poi lorenzo mi ha abbracciato
e ho sentito il suo corpo e mi sono svegliato e nell’attimo immediatamente
dopo, quello del passaggio dal sogno alla realtà(?), ho capito di averlo amato,
quando ero un ragazzo, di averlo amato veramente, in maniera spirituale,
nell’unica maniera in cui l’amore è possibile, perché quando siamo giovani non
abbiamo abbastanza esperienza per dare il giusto nome alle nostre emozioni? non
lo sapevo, ma lui tornava a farmi visita e io lo
lasciavo entrare ed era bello vederlo di nuovo e
provare ancora quelle sensazioni che da tempo erano svanite nel mio passato.
e non c’era più distinzione tra dentro e fuori,
scivolavo nell’inconscio dove tutto era possibile, nuovi mondi prendevano forma
e in quelle ore che mi separavano dall’alba potevo vivere altre vite, altre
esistenze ed emozionarmi di tutte quelle cose che le persone non avevano il
coraggio di condividere con me nel mondo delle apparenze.
quando la luce lentamente nasceva tornavo verso il
sogno vuoto dell’universo, come lo chiamava jack e piano mi alzavo, respiravo e
ringraziavo per questo meraviglioso dono, avevo sconfitto la paura, appeso ad
una croce, giovane e bellissimo cristo, i miei occhi erano puri, il mio amore
non aveva più confini.
Nessun commento:
Posta un commento