mercoledì 20 luglio 2016

le alte torri #53




I rumori degli elicotteri nel cielo, vibrazioni invisibili, voli circolari, la polizia in tenuta antisommossa, i manganelli neri, gli scudi di plastica, le autoblindo ferme, feroce metallo, l’asfalto viene battuto da centinaia di piedi, ritmi dissonanti, prospettive di guerriglia urbana attraverso il tunnel, mani nervose accendono sigarette, sguardi cattivi, silenzi carichi di violenza – un fumo denso si alzava dalle lamiere in fiamme delle auto, la storia si ripeteva con la stessa inutile brutalità, c’era bisogno di sangue e ferite, di urla e gambe in fuga, le variazioni erano minime, i volti anonimi, le bandiere calpestate e strappate, qualcuno rimaneva sulla strada senza muoversi più – un attimo di immobile calma, mentre scivolo tra corpi e divise, leggero come un’ombra, nemici psichici da cui difendersi, nemici travestiti da zingare sedute sotto un arco e davanti una chiesa, le litanie come formule magiche per sottometterti alla loro volontà, striscio sotto una macchina blu, protetto da forze sconosciute, antichi rituali nella mente, le prime esplosioni, una volta lontano, come boati di liberazione.

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