domenica 31 luglio 2016

Bristol #14




C’era un uomo nel bosco che dipingeva una tela, aveva i capelli e la barba lunghi, striati di bianco e grigio. La sua bicicletta era poggiata a un albero e aveva delle piume di uccello legate al manubrio e la luce era meravigliosa mentre passava tra le foglie e lui era calmo e silenzioso e teneva il pennello fra le dita quando i nostri sguardi si sono incrociati per un breve attimo.
Continuavo a vagare ovunque, per le strade della città e per i sentieri delle colline e non avevo la minima idea di cosa fare, continuavo ad andare avanti, a scivolare tra i riflessi del mondo. Gli alberi mi chiamavano con la loro voce e i fiori con i loro profumi e il cielo con il suo azzurro e i prati con il loro verde e non avevo nessuna voglia di rinchiudermi di nuovo dentro ad un ufficio, non adesso, non ora, la mia anima era così quieta quando era avvolta dai quei paesaggi e poteva camminare silenziosa insieme al mio corpo. Avrei solo dovuto  seguirla, avrebbe saputo lei la direzione da prendere. Non volevo più scegliere, non volevo più discutere, sarei arrivato in quel luogo, lo sapevo, dove i suoi respiri sarebbero stati identici ai miei.

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